Presso l’Agriturismo è possibile acquistare carne di selvaggina.
La selvaggina è infinitamente più etica e salubre della carne di allevamenti intensivi: non subisce trattamenti farmacologici, garantisce una riduzione della produzione di CO2 e del consumo di terreno e di acqua, inoltre limita l’impatto ambientale dovuto alle produzioni zootecniche.
Dopo un’intera vita vissuta libera nell’ambiente naturale gli animali vengono prelevati con la massima professionalità, attraverso un’attività venatoria corretta e rispettosa, garanzia del benessere animale e dell’ambiente. In questo modo le carni di selvaggina offrono caratteristiche organolettiche migliori e ottimo sapore, non risentendo dei fattori di stress tipici degli animali cresciuti in allevamenti intensivi e macellati in catena. Gli animali vengono prelevati sulla base del numero degli esemplari stimati di ogni specie in accordo con i piani di prelievo stabiliti dalle Regioni.
E' priva di antibiotici e altre sostanze di natura chimica e farmacologica aggiunte
Contiene acidi grassi che aiutano a controllare la pressione alta e migliorare il tono muscolare
Aiuta a contrastare l'anemia e la fatica grazie a un quantitativo di ferro superiore alle altre carni.
Contiene valori elevati di vitamina B12 e B3 che aiutano il controllo del metabolismo
Contiene tutti gli aminoacidi essenzaili che costituiscono proteine all'alto valore energetico.
Fornisce circa 100 Kcal ogni 100gr, valore inferiore di quello di carni magre come pollo, tacchino e agnello.
Garantisce una riduzione della produzione di CO2, del consumo di terreno e acqua.
La selvaggina nasce e cresce libera e si alimenta solo con alimenti naturali e biologici. E' un prodott a Km 0.
La selvaggina è storicamente legata ad una tradizione culinaria che prevedeva l’uso di salse, marinature, speziature intense e lunghe cotture, necessarie per nascondere il cosidetto ‘sapore di selvatico’.
Tale ‘sapore’ non è infatti una caratteristica della selvaggina ma è la conseguenza di pratiche gestionale e di un trattamento non corretto delle carni, di una frollatura non adeguata e di una conservazione non idonea.
La selvaggina è storicamente legata ad una tradizione culinaria che prevedeva l’uso di salse, marinature, speziature intense e lunghe cotture, necessarie per nascondere il cosidetto ‘sapore di selvatico’. Tale ‘sapore’ non è infatti una caratteristica della selvaggina ma è la conseguenza di pratiche gestionale e di un trattamento non corretto delle carni, di una frollatura non adeguata e di una conservazione non idonea.
Oggi grazie ad una specifica formazione del mondo venatorio e ad una maggiore attenzione nella gestione di una filiera controllata della carne di selvaggina, è possibile degustare carni sane e particolarmente gustose.
Nuove modalità di cottura a bassa temperatura o preparazioni a crudo, quali carpacci e tartare, permettono di assaporare appieno la tenerezza e il delicato sapore di queste carni capaci di sorprendere ed incuriosire.
La totale naturalezza della carne di selvaggina, unita alle sue qualità nutrizionali e organolettiche, la rendono sempre più apprezzata da un pubblico di consumatori attenti al cibo di qualità.